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FOTOTERAPIA A LED

I LED sono una nuova tecnologia, molto simile al laser, che permette di produrre una luce con particolari proprietà fisiche. L’energia luminosa prodotta dai LED ha risvolti anche in ambito medico.

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CURA CON LA LUCE

La fotobiologia è la scienza che studia le interazioni tra la luce e la materia vivente e questa spiega molte delle reazioni fotochimiche che avvengono comunemente sotto i nostri occhi. Ad esempio le piante tramite la clorofilla, che assorbe la luce, effettuano la fotosintesi che produce carboidrati e ossigeno.

Oltre agli organismi vegetali, anche gli esseri umani interagiscono con la luce e queste interazioni generano nel nostro organismo delle reazioni fotochimiche.

Ad esempio il colesterolo presente sulla nostra pelle viene convertito in Vitamina D grazie alla luce solare e questo provoca una riduzione dei livelli di colesterolo ed un innalzamento dei valori della vitamina.

Ulteriore esempio viene dalla bilirubina responsabile dell’ittero neonatale che negli ospedali viene trattata con speciali lampade L.E.D. a luce blu. La lunghezza d’onda nel blu riesce a modificare alcune proprietà della bilirubina e la trasforma da sostanza liposolubile in sostanza idrosolubile e in questo modo il neonato riesce ad eliminare l’eccesso di bilirubina, semplicemente con le urine.

La fototerapia led viene applicata oramai da molti anni anche per il trattamento delle patologie artrosiche e artritiche.

Cura con la luce: benefici e vantaggi

La fototerapia L.E.D. è una metodica sicura ed efficace per il trattamento delle patologie derivanti da artrosi, infortuni e traumi sportivi:

  • Riduce ed elimina il dolore
  • migliora le condizioni fisiche e l’ampiezza dei movimenti delle articolazioni
  • Non è invasiva
  • Non è tossica
  • Non ci sono effetti collaterali
  • Può essere utilizzato come alternativa quando un paziente non può effettuare un intervento chirurgico di protesi o non può assumere farmaci antinfiammatori

Cosa sono i LED

I Led sono una nuova tecnologia, molto simile al laser e che permette di produrre una luce con particolari proprietà fisiche. Questa particolare energia luminosa prodotta dai LED ha risvolti anche in ambito medico.

I LED emettono generalmente una luce che possiede un piccolo range di lunghezze d’onda e questo ne determina il colore e le proprietà medicali. Ad esempio un LED con una lunghezza d’ onda di 630-660 nm emetterà una luce rossa, mentre un led 430-450 nm ne emetterà una di colore blu.

L’utilizzo in campo medico dei led è stato introdotto da parte del Dr. Whelan e del suo gruppo di ricercatori della NASA per il trattamento delle ferite e del dolore.

cura con la luce

Importanti risultati clinici, ben documentati da pubblicazioni scientifiche, ne hanno dimostrato validità ed efficacia terapeutica nelle lesioni dermatologiche, nella terapia del dolore, nella riabilitazione e nella medicina estetica.

Come può la fototerapia LED riparare i danni ai tessuti?

Ogni lunghezza d’onda (colore della luce) ha specifiche proprietà curative e un diverso grado di penetrazione all’interno dei tessuti del corpo. Ad esempio, la luce infrarossa emessa da specifici LED penetra nel nostro corpo, attraversando la pelle e riesce a raggiungere i tessuti più profondi. Le cellule assorbono questa energia luminosa e vengono attivate:

  1. Aumenta il flusso di sangue,
  2. Migliora l’apporto di ossigeno e di nutrienti nella zona trattata,
  3. Viene stimolata la rigenerazione e la riparazione dei tessuti danneggiati.

Quando ricorrere alla fototerapia LED?

Le ricerche scientifiche sulla terapia LED hanno mostrato che le lunghezze d’onda del rosso 630-660 nm e quelle dell’infrarosso 800-940nm riescono a stimolare la respirazione cellulare e a migliorare la funzionalità mitocondriale. In questo modo le cellule trattate hanno una maggiore produzione di energia sotto forma di ATP.

Principali campi di applicazione

  • Tendiniti (epicondilite, epitrocleite)
  • Distorsioni (caviglia, ginocchio)
  • Lesioni ligamentose e meniscopatie
  • Lesioni muscolari
  • Discopatie (protusioni ed ernie cervicali, lombari)
  • Lesioni ossee (infrazioni, fratture, microfratture da stress)
  • Artrosi (ginocchio, colonna, caviglia, polso)
  • Ulcere cutanee, piaghe da decubito
  • Ringiovanimento cutaneo

Cura del dolore con la tecnologia LED

La fototerapia LED costituisce un approccio moderno per la gestione del dolore cronico.

Permette di evitare gli effetti collaterali dei farmaci antinfiammatori.

Piuttosto che trattare il sintomo del dolore, mascherandolo con i vari tipi di farmaci antidolorifici è preferibile scegliere un approccio che vada direttamente a trattare la causa.

Ad esempio gli antidolorifici oppioidi bloccano i recettori per il dolore nel cervello e riducono i sintomi, ma possono provocare dipendenza e non vanno ad agire sulle cause.

La terapia con la luce LED è un approccio più naturale e induce il nostro corpo a rigenerarsi autonomamente, favorendo la microcircolazione e la riparazione tissutale. Inoltre è un trattamento non invasivo e senza effetti collaterali.

Come si svolge il trattamento

Le applicazioni di fototerapia vengono effettuate con speciali dispositivi che permettono di trattare la superficie del corpo interessata dalla problematica in maniera non invasiva.
Il dispositivo viene avvicinato al corpo del paziente, nella specifica zona da trattare e poi vengono selezionate le giuste lunghezze d’onda e potenze necessarie.
Il trattamento LED è molto rilassante e viene generalmente effettuato in posizione sdraiata (lettino) o seduta.
I dispositivi led sono posti normalmente ad una distanza di circa 5-10 cm dal corpo e non generano calore. I trattamenti durano dai 10 ai 20 minuti.

Controindicazioni e effetti collaterali

La fototerapia è una tecnica sicura e sostanzialmente priva di effetti collaterali.

Prima di effettuare le sedute di fototerapia è molto importante effettuare una visita medica per escludere eventuali controindicazioni o che la persona abbia una problematica di fotosensibilità.

La fotosensibilità può essere dovuta a: specifiche malattie come la porfiria e il lupus eritematoso sistemico, epilessia all’assunzione di determinati farmaci (antibiotici, chemioterapici, FANS, contraccettivi orali, antiaritmici, vit A), all’utilizzo di creme, profumi e unguenti fotosensibilizzanti (olio di iperico, bergamotto).

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